A TAVOLA CON L’ ASPARAGO DI BADOERE I.G.P
8 Aprile 2016 -Roberto Loschi-
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Dal 7 aprile al 10 maggio
SESTA EDIZIONE DELLA RASSEGNA “A TAVOLA CON L’ASPARAGO DI BADOERE IGP”
Sesta edizione del tour gastronomico dedicato all’Asparago di Badoere I.G.P.
Dieci ristoranti coinvolti per altrettante serate a tema, in cui degustare le più raffinate ricette a base del pregiato ortaggio insignito dell’Indicazione Geografica Protetta. Un territorio generoso e una buona cucina, due ingredienti per scoprire il sapore e la cultura dell’Asparago di Badoere IGP. Dopo i successi degli anni scorsi giunge alla sesta edizione l’ormai collaudata rassegna gastronomica “A tavola con l’Asparago di Badoere IGP”.
La Pro Loco di Morgano e il Consorzio dell’Asparago di Baodere I.G.P, con il patrocino del Comune di Morgano, hanno deciso infatti di rinnovare questo speciale appuntamento assieme ai ristoranti del territorio. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la specialità dell’asparago di Badoere Igp e il suo territorio di produzione attraverso un programma di dieci appuntamenti gastronomici, che si svolgeranno durante il periodo di coltivazione dell’asparago. Il programma vede coinvolti nove ristoranti, dislocati nell’area di produzione tutelata dal Consorzio, per altrettante serate con menù interamente dedicato all’Asparago di Badoere I.G.P. All’interno della rassegna ,giovedì 12 maggio presso il ristorante Le Calandrine si terrà un Gran Galà, dedicato alla celebrazione del gemellaggio tra le Pro Loco di Morgano e Cimadolmo dove le due varietà di Asparago I.G.P. di Badoere e di Cimadolmo si incontreranno in un gemellaggio di sapori.
49^ MOSTRA DELL’ASPARAGO
8 Aprile 2016 -Roberto Loschi-
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Mostra dell’Asparago di Badoere I.G.P
49 mostra asparago Ogni anno sotto i portici della Rotonda di Badoere e nelle aree limitrofe torna l’appuntamento con la Mostra dell’Asparago di Badoere IGP, che nel 2016 giunge alla sua 49esima edizione. Gastronomia, artigianato, folklore e musica gli ingredienti della kermesse che ogni anno porta in piazza migliaia di visitatori: la festa che celebra l’eccellenza primaverile di questa terra è promossa dalla Pro Loco e dal Comune di Morgano e coinvolge attivamente tutte le associazioni del territorio. L’appuntamento quest’anno è dal 23 aprile all’8 maggio quando sarà allestito il fornito stand gastronomico a cura della Società Calcio Badoere, con un ricco contorno di manifestazioni collaterali, culturali, sportive e folkloristiche a cura della Pro Loco. Come ogni anno, il clou è atteso per il Primo maggio, quando i prodotti degli asparagicoltori locali (e non) arrivano in piazza per essere esposti sotto i portici settecenteschi della piazza per la mostra dell’asparago vera e propria.
La Pro Loco nei giorni 24 e 25 aprile – 1 e 8 maggio 2016 proporrà direttamente in piazza la vendita al pubblico dell’Asparago di Badoere I.G.P.
UN PO' DI STORIA
2 Agosto 2016 -Roberto Loschi-
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Tutto nasce tra il Tigri e l’Eufrate, forse il Paradiso Terrestre, dove tutto era perfetto e buono a patto di non disobbedire, e qui forse avrebbero dovuto capirlo subito i nostri primi due avi che se avessero disobbedito, non lo avrebbero fatto a uno qualunque, e fu così che la disobbedienza (l’aver mangiato un solo frutto), creò il male e per coerenza tutto ciò che era cattivo, condannando l’essere umano a dover scegliere per l’eternità tra il bene e il male. Vi chiederete cosa c’entra tutto ciò con gli asparagi: fu che assaggiati (senza altre ritorsioni per altro), i nostri asparagi furono considerati cosa molto buona per il gusto e molto proibita per la “forma” e non sapendo cosa catturò l’uomo di allora, se il sapore o il proibito, gli asparagi cominciarono il loro lungo viaggio. Arriveranno in Egitto, dove la bella tra le belle (Nefertiti), ne avrà anche nella sua ultima dimora per il grande viaggio nell’aldilà.
E dall’Egitto in Grecia dove un osservatore della natura chiamato Teofrasto, che significa dal “dolce eloquio”, come dirà il suo maestro Aristotele, per primo cercherà di capire i funghi oltre che questi strani prodotti della terra, afrodisiaci per la forma e medicamentosi per l’azione diuretica/ depurativa che avevano sull’uomo. Dalla Grecia a Roma, dedicati alla dea della bellezza Venere forse più per aspetto che per sapore, entrarono nelle cucine più importanti della Roma imperiale, tanto che ne parleranno Apicio, Giovenale, Marziale e Plinio il Vecchio. Considerati indispensabili per aumentare la potenza sessuale viaggeranno nelle scorte dei viveri delle Legioni Romane che ne diffusero la coltivazione in Spagna e prima che l’uomo di quei tempi scoprisse che la terra non era un piatto e che Ulisse non era precipitato dopo le colonne d’Ercole, ecco che gli asparagi prenderanno piede in Germania, Olanda e Polonia, per arrivare da ultimi (come accadrà più avanti per la patata), in Francia dove il Re Sole fece erigere un obelisco in onore del giardiniere che riuscì a produrne freschi per tutto l’anno. E sarà sempre un altro grande francese, Napoleone III, ad averne bisogno prima degli incontri amorosi da sostenere con donne avvenenti (un aiutino non fa mai male), tanto da arrivare a rimandarli o a rinunciarci se non si fossero reperiti grossi.
IL CONSORZIO DELL’ASPARAGO DI BADOERE I.G.P A MACFRUT 2016
25 Aprile 2016 -Roberto Loschi-
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MACFRUT 2016 è un evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e in Europa. Sei padiglioni per 33mila metri quadrati, oltre 1000 espositori, presenti da cinque continenti (1 su 5 arrivato dall’estero in rappresentanza di 30 Stati), oltre 350 buyer mondiali, 53 eventi tra workshop e meeting. Numeri alla mano sono stati 39mila i visitatori della fiera dell’ortofrutta italiana, dei quali uno su cinque arrivato d’oltreconfine, questi i principali dati dell’edizione 2015 . La nuova location ha infatti permesso alla kermesse, sempre organizzata da Cesena Fiera, di crescere e di diventare un evento sempre più internazionale. Valorizzare i prodotti e il territorio di appartenenza questi gli obbiettivi che il Consorzio dell’Asparago di Badoere si propone di ottenere nel corso di questo importantissimo evento al quale il Veneto e la sua squadra parteciperanno all’interno dello stand appositamente progettato da Piero Berton . Luminoso, di forte impatto visivo, spazioso, funzionale ai produttori e agli operatori, lo stand ( Pad. B5 – Stand 118) punterà come lo scorso anno ad essere punto di riferimento per i visitatori della manifestazione.
GIOVEDI 15 SETTEMBRE 2016 ASPARAGO: UN WORKSHOP DEDICATO IN PROGRAMMA A MACFRUT 2016
30 Agosto 2016 -Roberto Loschi-
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Come già segnalato anche questa edizione di MACFRUT 2016 vedrà il Consorzio dell’Asparago di Badoere IGP tra i protagonisti.
Per chi volesse venirci a trovare segnaliamo anche un evento organizzato dalle Officine Mingozzi, con il supporto tecnico di Luciano Trentini. L’evento dal titolo “Il successo dell’asparago passa dalla innovazione dei processi produttivi e commerciali” si svolgerà in ambito Macfrut 2016 e verterà su come rendere la coltivazione dell’asparago più semplice e ancora più conveniente sotto il profilo economico. Molte le novità, dalla lavorazione del terreno, al materiale vivaistico e sementiero al trapianto meccanico delle zampe, al pirodiserbo, ai film per la forzatura, alle macchine per la selezione, sino alle modalità di immissione del prodotto sul mercato, che saranno presentate in occasione del Workshop.
Programma:
Area Meeting 2 (padiglione D 3) – Rimini Fiere – Giovedì 15 settembre 2016
Moderatore: Luciano Trentini
Ore 9.30 Apertura dei lavori – “L’Asparago nel mondo”, Luciano Trentini
Partecipano:
Ore 9.50 Apofruit/ New Plant- Italia
Ore 10.10 Blumen Group S.p.A. (Four-Olter-T&T) – Italia
Ore 10.30 ESPASO- Neauber Automazioni – Germania
Ore 10.50 Europlastic – Francia
Ore 11.10 Mingozzi Group – Italia
Ore 11.30 Pasquariello Giovanni Az. Agr.- Italia
Ore 11.50 Vivai Coviro – Italia
Ore 12.10. Societé Besnard- Francia
Ore 12.30 Sgorbati Group – Italia
Ore 12.50 Incontro dibattito: “Quali le novità nelle tecniche di coltivazione dell’asparago”
Cristian Befve e Luciano Trentini
Ore 13.50 Conclusione dei lavori
Ore 14.00 Aperitivo buffet
E’ a disposizione la traduzione simultanea in Francese.
Note:
Molte delle informazioni fornite possono essere considerate novità per il nostro paese e sicuramente potranno suscitare l’interesse dei produttori di asparago italiani e stranieri che parteciperanno o che vorranno avvicinarsi a questa coltura. La tavola rotonda dal titolo “Il successo dell’asparago passa dalla innovazione dei processi produttivi e commerciali” con Cristian Befve e Luciano Trentini concluderà i lavori e consentirà ai presenti di interagire con loro circa le differenti problematiche tecniche che questa specie presenta.
L’ APPROFONDIMENTO
31 Agosto 2016 -Roberto Loschi-
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Asparago, coltura del futuro ; giovedì 15 settembre nell’area meeting 2 (Padiglione D3)-un workshop dedicato all’asparago in programma a Macfrut 2016.
Il Belpaese riscopre l’asparago e lo fa, ormai da alcuni anni, grazie alle profonde trasformazioni che hanno riguardato l’intera filiera. Considerata una coltura della tradizione, può invece usufruire di moderne tecniche di coltivazione: dai sesti d’impianto, alle cultivar, fino alla meccanizzazione che interessa non solo l’impianto e la coltivazione ma, soprattutto, la raccolta, la lavorazione e la selezione dei turioni fino al punto vendita. “In Italia – spiega Luciano Trentini – le superfici destinate ad asparago sono in costante aumento. Parliamo di quasi 9.000 ettari, 3.500 dei quali in Puglia per la coltivazione di quelli verdi, mentre in Veneto gli asparagi bianchi e verdi occupano 1.600 ettari. Investimenti interessanti sono anche in Emilia Romagna (700 ha) e nel Lazio (circa 500 ha)”. “Alla base di questo sviluppo – continua Trentini – ci sono un mercato vivace e remunerazioni soddisfacenti, ma è importante che le aziende siano ben strutturate e con una superficie media superiore ai 5 ettari. Per questo ora si punta molto sulla meccanizzazione”. Tra l’altro, l’asparago è una delle poche referenze per le quali presentiamo i conti “in ordine”. La bilancia commerciale, infatti, è positiva: nel 2015 abbiamo esportato 6.000 tonnellate (pari a 20 milioni di euro di fatturato) perlopiù in Germania (che è il primo paese produttore in Europa con oltre 18.000 ha), ma anche in Austria, Svizzera e altri Paesi del Nord Europa, compresi quelli scandinavi.
Proprio per fare il punto sulla specie e aggiornarsi sulle ultime novità italiane e straniere, Officine Mingozzi (l’azienda ferrarese specializzata nella costruzione di macchine per il diserbo e la disinfezione delle colture ortofrutticole) ha organizzato un convegno che si terrà in occasione di Macfrut giovedì 15 settembre nell’area meeting 2 (Padiglione D3) della fiera di Rimini. Numerosi i temi che saranno affrontati per rendere ancora più semplice e conveniente la coltivazione: dalla lavorazione del terreno, al materiale vivaistico e sementiero, al trapianto meccanico delle zampe, al pirodiserbo, fino ai film per la forzatura, alle macchine per la selezione e le modalità di immissione sul mercato. A chiudere i lavori, una tavola rotonda dal titolo “Il successo dell’asparago passa dalla innovazione dei processi produttivi e commerciali” permetterà un confronto sulle differenti problematiche tecniche che la specie presenta. “Molte delle informazioni fornite – conclude Trentini, che ha collaborato alla realizzazione del convegno e animerà la tavola rotonda insieme a Cristian Befve, consulente internazionale in oltre 30 Paesi – possono essere considerate novità per l’Italia e sicuramente potranno suscitare l’interesse dei produttori di asparago, esperti o neofiti che siano” .
Tratto da Italiafruit News di mercoledì 31 agosto 2016:Copyright 2016 Italiafruit News
L’ASPARAGO DI BBADOERE I.G.P CON OPO VENETO AL MACFRUT PER LA SOSTENIBILITA'
1 Settembre 2016 -Roberto Loschi-
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Opo Veneto al Macfrut di Rimini (Padiglione B5 – Stand 118) giocherà la carta della sostenibilità: è una scelta convinta in risposta alla crescente domanda di prodotti di qualità in un ambiente di qualità. Il suo stand replicherà l’immagine di una “grande nave” in viaggio con un carico di positive attese per i produttori e i consumatori. Rispetto alla passata edizione sono stati rivoluzionati gli spazi per dare con più forza l’idea di una grande squadra, che rappresenti il fiore dei prodotti veneti e di aree dove opera OPO Veneto. Saranno presenti in grande evidenza i Consorzi di tutela dei radicchi Igp (precoce e tardivo di Treviso, variegato di Castelfranco, tondo di Chioggia e semilungo di Verona), delle insalate di Lusia, dell’aglio bianco D.o.p polesano, dell’asparago Igp di Badoere, di aziende, e di autorevoli cooperative ortofrutticole. Una novità: la cooperativa “Freschi di Puglia”, una “new entry” nella squadra OPO Veneto. Nella stessa area si troveranno il Mercato ortofrutticolo di Chioggia, la Cooperativa Bronte, CoopCredit, SpazioVerde, WBA, Coldiretti Veneto con l’Associazione Rete Bio Innovativa del Veneto e gli associati OPO Veneto (Consorzio Freschissimi, Soc. Agricola Mancon, Soc. Agricola Menin, La Perla con i topinambur, Soc. Agricola Funghi Piave, Cooperativa Terre Euganee, Cooperativa PAF dal Fucino, Cooperativa Freschi di Puglia,gruppo di produttori area Chioggia, Piattaforma di Lusia, Magazzino Mezzi tecnici). OPO Veneto, inoltre, si è impegnata con “Fruit & Veg Fantasy Show”, che, in uno spazio centrale, aprirà un Fruit Bar per esaltare gli aspetti salutistici e gustativi dei prodotti. Saranno presentate proposte curate da Cooking Academy e Gambero Rosso. Al centro dello stand,stand mac frut 2016 in posizione strategica per facilitare i contatti, sarà organizzata una spaziosa reception dove saranno accolti i visitatori e gli operatori, mentre lungo il corridoio perimetrale si distingueranno sei grafiche con il codice QR, che inviteranno ad andare in internet per scoprire la gamma dei prodotti OPO Veneto così suddivisa: DOP-IGP, Radicchi, Freschissimi, Funghi, Ortaggi a foglia e a frutto, Ortaggi da radice. “L’obiettivo, commenta il presidente di OPO Veneto Adriano Daminato, che sarà a Rimini con il consigliere delegato Cesare Bellò, il direttore Francesco Arrigoni e lo staff commerciale, è di presentare, con grande autorevolezza, la nostra squadra, di valorizzare relazioni e potenzialità e di proporre i nostri servizi strategici e di supporto, ai fini di sviluppare opportunità di sinergie commerciali e di reddito per i produttori”.
Di Angelo Squizzato
A MACFRYT 2016 IL VENETO FA LA PARTE DEL “LEONE”
18 Settembre 2016 -Roberto Loschi-
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Numerosa, compatta e agguerrita ,così si è presentata la compagine del Veneto alla 33°edizione di un Macfrut sempre più internazionale Dopo l’esordio nello scorso anno presso gli spazzi espositivi della fiere di Rimini si può ben dire che la nuova formula di Macfrut funzioni . Lo testimoniano i padiglioni presi d’assalto dall’apertura fino alle ultime battute, con presenze qualificate, più buyer e visitatori esteri della scorsa edizione.
Tra tutte queste presenze possiamo dire a voce alta che il VENETO ha fatto la parte del leone, sia per la qualità delle proposte che i Consorzi di tutela e le aziende anno messo in evidenza, sia per la grande visibilità dello stand come sempre curato da un grande professionista come Piero Berton. Ancora una volta la filiera del Veneto si è dimostrata in grado di fronteggiare l’agguerrita concorrenza sapendo far squadra( vedi foto) presentandosi compatta a questo importantissimo evento dove mondo della produzione e della commercializzazione si incontrano per confrontarsi e affrontare le sfide di un mercato sempre più globale e dinamico.
Proprio per cercare di dare risposta specifica alle dinamiche che interessano anche il settore asparagicolo, il giovedì 15 si è tenuto un importante convegno dal quale è chiaramente emerso come l’asparago chieda spazio. L’asparago ha infatti ampi margini di crescita, però gli serve più visibilità. Occorre farlo diventare di moda. In Italia se ne consumano solo 2,3 kg pro-capite all’anno, pari allo 0,52% degli acquisti annuali di ortaggi delle famiglie ha affermato nel corso del convegno Luciano Trentini noto e stimato esperto del settore “In Italia si coltivano 5500 ettari – ha aggiunto Trentini – e siamo al 9° posto al mondo nella classifica dove il podio è costituito da Cina, Perù e Messico. In Europa siamo al terzo posto dopo Germania e Spagna. Il 50% della produzione nazionale è in Puglia, specialmente nella provincia di Foggia, poi in Veneto e Campania. Nel 2016 le rese sono state inferiori alla media quindi i prezzi sono aumentati. Al livello mondiale assistiamo a una produzione che, dopo alcuni anni di crescita, nell’ultimo biennio si è assestata”.
Insomma come abbiamo più volte ribadito ; gli spazi per crescere ci sono, adesso basta riempirli.
I MARCHI A INDICAZIONE GEOGRAFICA GARANTISCONO UNA MAGGIORE CAPACITA' DI DIFESA DEL VALORE
27 Ottobre 2016 -Roberto Loschi-
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Monitoraggio Ismea-Aicig:
Roma, 27 ottobre 2016
I marchi a Indicazione Geografica garantiscono una maggiore capacità di difesa del valore I risultati dei primi otto mesi (gennaio-agosto 2016) delle rilevazioni che hanno coinvolto ipermercati, supermercati, discount e normal trade. Nei prodotti Dop e Igp a peso fisso monitorati, le vendite in valore hanno registrato un +7% su base annua (rispetto al +1,2% rilevato dall’intera spesa agroalimentare), accompagnato da un +12,1% sul fronte dei volumi . La dinamica dei prodotti IG a peso variabile monitorati registra comunque contrazioni meno forti rispetto alla tendenza generale del mercato.
Sono disponibili i primi dati dell’importante servizio di monitoraggio del mercato nazionale e di salvaguardia dei prodotti a IG messo a punto da Ismea – Istituto di Servizi per il Mercato agricolo Alimentare, sulla base di una convenzione specifica con Aicig – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche. Il servizio permette di avere una visione complessiva sull’andamento degli acquisti finali di prodotti a I.G.P nelle categorie commerciali più rappresentative; tendenze alimentari nelle diverse aree geografiche; scelte dei canali e comportamenti d’acquisto: correlazione tra acquisti e variabili socio-demografiche; azioni di promozione realizzate dalla GDO sulla categoria.
L’attività è stata ideata e sviluppata in collaborazione tra Aicig e Ismea, col supporto tecnico di Nielsen che ha rielaborato ad hoc le sue basi di dati relativi ai servizi RMS (Retail Measurement System) e Folder@net (la promozionalità nella GDO). In questa fase di start up, l’attività ha analizzato le opportunità e i limiti offerti dalle differenti banche dati che poi saranno organicamente composte per rendere fruibili e leggibili i dati. Gli strumenti di monitoraggio riguardano un campione di prodotti IG a peso fisso/imposto presso la distribuzione moderna compresi i discount – campione di 9.000 punti vendita, che coprono quasi il 100% degli ipermercati e il 50% dei supermercati; e un campione di soli salumi e formaggi IG a peso fisso/imposto e variabile (no EAN) presso la distribuzione moderna e il normal trade, ma senza discount. I risultati dei primi otto mesi (gennaio-agosto 2016) di rilevazione evidenziano come, nel caso delle IGP “il valore aggiunto crei valore”: se la spesa dei prodotti agroalimentari in genere (a peso fisso) è cresciuta dell’1,2% su base annua, quella dei prodotti DOP e IGP oggetto di monitoraggio presso la distribuzione moderna (si tratta di un campione altamente rappresentativo sia in quanto a categorie di prodotto – salumi, formaggi e latticini, frutta fresca, ortaggi freschi, olio extravergine – sia in quanto a “peso specifico” dei marchi) è cresciuta del 7% in valore (+12,1% in volume). Una crescita, questa, pressoché generalizzata.
Scendendo nel particolare, nel periodo gennaio-agosto 2016, le vendite a peso fisso di formaggi DOP hanno mostrato un +8% in volume e un +5,7% in valore rispetto ai primi otto mesi del 2015, mentre le vendite di formaggi senza marchio DOP sono risultate in crescita solo in volume (+1,4%).
Le vendite a peso fisso di salumi DOP e IGP sono cresciute del 3,9% in volume e del 7,2% in valore rispetto al modesto +1,2% in volume e +2,4% in valore dei prodotti senza DOP e IGP.
Le vendite di olio extravergine DOP e IGP sono cresciute del 6,9% in volume e del 3,2% in valore rispetto all’extravergine no DOP e IGP che ha avuto un calo del -10,4% in volume e del -7,3% in valore. Passando al monitoraggio effettuato presso la distribuzione moderna e il dettaglio tradizionale nello specifico di formaggi e salumi (peso fisso e variabile), le tendenze mostrano una contrazione, seppur lieve, dei formaggi DOP monitorati sia in volume che in valore (rispettivamente -0,7% e -0,8%); i salumi DOP e IGP “tengono” decisamente: stabili sul fronte dei volumi, registrano + 1,3% sul fronte dei valori, rispetto alla flessione generale delle vendite dei salumi (-2,8% in volume e -2% in valore).
Altro capitolo è quello dell’analisi sistematica delle attività promozionali comunicate dalla distribuzione moderna tramite volantino, dalla quale si evince come, tra maggio e agosto 2016, alcuni importanti prodotti IGP oggetto di monitoraggio (Parmigiano reggiano DOP, Grana padano DOP, Mozzarella di Bufala campana DOP, Prosciutto crudo di Parma DOP, Prosciutto crudo San Daniele DOP e Mortadella di Bologna IGP ) siano stati inseriti nei volantini di oltre il 75% dei PdV dell’universo considerato. Tra le promozioni più diffuse ci sono il “taglio prezzo” e la “fidelity”, ma prevalgono su tutti gli annunci dove non è chiaramente identificabile un vantaggio per il consumatore. Mentre per quanto riguarda le fasce di sconto, la fascia 15-29% prevale nella Mozzarella di Bufala Campana, quella che va dal 30 al 39% riguarda soprattutto i formaggi duri e il prosciutto crudo, mentre nella Mortadella Bologna sono più numerosi gli sconti che tagliano il prezzo oltre il 40%.
Una “start-up”, quella del monitoraggio IG, che ha mostrato nei primi mesi di attività di avere tutte le carte in regola per inserirsi a pieno titolo fra le attività istituzionali di monitoraggio dei mercati proprie di Ismea.